Il grande oncologo su scienza, fede, tecnologia, senzadimenticare la diagnostica medica
Ariano Irpino – Il meeting“Le due culture” si incammina con grande successo di pubblico verso le giornateconclusive. Nella quarta giornata di lavori congressuali, nei locali dell’isrtituto arianese di ricerca Biogem,in località Camporeale,Umberto Veronesi,presidente dell’Istituto Europeo diOncologia, Gonzalo Miranda dell’Università “Regina Apostolorum”,BrunoDallapiccola,direttore scientifico dell’Istituto Mendel di Roma edell’I.R.C.C.S. Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San GiovanniRotondo. Scienza e fede. Secondo il grande oncologo, non ci sarebbe una vera epropria contrapposizione tra cultura umanistica e cultura scientifica. Veronesicome unico confronto possibile, immagina quello tra scienza e fede. Trapossibilismo scientifico e integralismo religioso. L’intervento del professoretocca anche il rapporto fra scienza e tecnologia;la scienza avrebbe un fine piùnobile, riassumibile in tre criteri: ricerca della verità, universalismo dellascoperta scientifica, miglioramento sociale. La tecnologia,invece,risponderebbe solo a logiche economiche, di mercato senza porsi problemi etici. Ma con alcune eccezioni. Latecnologia acquisterebbe un diverso valore quando fa da supporto alla medicina;l’illustre oncologo fa riferimento ad un nuovo strumento diagnostico: la TACspirale, che in tredici secondi fornisce un’immagine del polmone diviso in sezioni. Come si intuisce,questo strumento è preziosissimo per la prevenzione dei tumori. Embrioni,staminali e tutti i problemi etici che si pongono in questo campo,nell’intervento di Gonzalo Miranda. La genetica tra realtà e aspettative, inquello di Bruno Dallapiccola