I Lottatori Della Solitudine

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 Alle grandi manovre della Giustizia partecipa, spinto da interessi diversi, l’intero Parlamento. Alle riforme, la parte in causa lavora da tempo, lottando su più fronti: pubblico e privato. Se il secondo fa discutere, il primo non è da meno, perché fra condoni e immunità si dibattono vittime e imputati. Laddove non si insinua il tarlo dell’etica, arrivano i tentacoli del crimine, e con esso crociati e oppositori. Mario Puzo, autore de “Il Padrino”, afferma che la mafia è un business come un altro, con la differenza che ogni tanto spara; la realtà spicciola di quasi due milioni di famiglie, sul territorio, lancia un allarme figlio di quel principio. Racket e usura dilagano, e nell’ultimo anno i casi sono aumentati dell’ottanta per cento, senza tener conto di chi non sporge denuncia per timore di ritorsioni. Lo Stato finge di non sapere, le istituzioni ignorano una pratica abietta e di routine, da decenni ormai crisi sociale. I buoni propositi svaniscono all’alba, nei Comuni e nelle Regioni. A Roma, poi, ogni voce si perde in un fagotto di ragli, schiamazzi o spallucce. Persino l’associazione di Frediano Manzi, dopo tredici anni di attività è costretta a chiudere i battenti, causa palese abbandono. È per bocca dello stesso fondatore che parte il capo d’accusa più sconcertante: “non ci sono più le condizioni necessarie per aiutare le persone che ci contattano ogni giorno”. Intimidazioni e minacce sono il prezzo da pagare per chi combatte in modo attivo la criminalità, ma senza un concreto appoggio politico qualunque gesto è un passo deciso verso il fallimento. Nell’inazione, strozzini, estorsori e cravattari prosperano, tesi alla ricerca di legami sotterranei coi serbatoi naturali di profitto. Ci sono regioni dove il pizzo è una pratica fisiologica, consolidata, e altre dove la cancrena sta rapidamente diffondendosi. Larga fetta del Nord e la quasi totalità del Sud sono completamente inseriti in questa dinamica, tant’è malavita ricicla denaro sporco inglobando attività pulite. Non paghi? Allora dammi la tua azienda, il tuo negozio, la tua impresa. Vuoi tentare di salvarti? Niente da fare: senza partita Iva non puoi accedere ai fondi messi a disposizione dallo Stato contro il racket. Operai, casalinghe e pensionati, dunque, sono già esclusi, e oltre la metà dei commercianti aventi diritto li riceve circa sei anni più tardi. “La mafia è come una banca, paga con denaro contante”, sostiene una massima di Cosa Nostra. Eppure la lotta è possibile. Cura, attenzione, ascolto e sostegno per ogni cittadino non sono utopie; rimandarne il dibattito e i provvedimenti equivale a firmare un documento di resa. E l’Antistato non può essere il dolore di tutti, perché la nostra missione è la civiltà.