A venti anni esatti dal quel 1992 che fu una vittoria politica per Umbero Bossi , c’è oggi una sconfitta con le dimissioni del Senatùr da dirigente della Lega. Alla base della decisione, l’inchiesta che vede coinvolto il tesoriere Belsito, indagato per truffa ai danni dello Stato, riciclaggio e appropriazione indebita di denaro, ma non solo, sono emerse intercettazioni che coinvolgono lo stesso leader della Lega Nord, Umberto Bossi.
Gli investigatori scrivono che dalle intercettazioni telefoniche emerge che il denaro sottratto alle casse della Lega è andato «a favore» tra gli altri di «Bossi Umberto» e «Calderoli Roberto». Suona veramente strano quello slogan “ Roma ladrona la Lega non perdona” e ora chi perdonerà la Lega? Queste vicende sono ormai il cancro dell’ Italia, oramai la fiducia nella politica da parte dei cittadini si è persa da molto tempo, resistono solo alcuni poveri sopravvissuti idealisti. Ma come fare a credere a falsi angeli in paradiso? L’impressione è che tutti alla fine davanti ai soldi fanno qualsiasi cosa, e il gioco dura finchè tutto scorre, finchè non si inceppa il meccanismo diabolico di corruzione.
E allora le scene si possono immaginare come in una commedia di Eduardo, tutti recitano la propria parte, telefonate di avvertimento, sudori freddi, la maschera che deve reggere il più possibile, ma poi tutto crolla, tutto si scioglie, ci si rincorre per telefono ancora per un’ultima volta e si spera di salvare l’irrecuperabile ma è la fine, il sipario si sta per chiudere ma nessuno applaude, tutti rimangono con il fiato a mezza gola, increduli, sconcertati e alla fine incazzati.
Le vicende di uso di denaro improprio, si sono sempre sapute, solo un tempo era più facile tenere le cose nascoste, qualche ammicco con gli occhi, qualche bigliettino passato di mano in mano, ma oggi i grandi politici scivolano sulle loro briciole, qualche chiamata e cadono nella rete, la stessa che loro hanno cucito.
A dire il vero, se ci si pensa bene più di una commedia di Eduardo sembra un film ironico di Woody Allen. Ma ironia a parte, qui c’è poco da scherzare, qui i politici rubano da un lato e dall’altro lato c’è gente che muore perchè la crisi lo ha spinto dalla finestra.
Ma cosa importa questo? Intanto Il Senatùr getta la spugna _ per il bene della Lega- dice lui, e fino al congresso in autunno al comando altri tre moschettieri, Roberto Calderoli, Roberto Maroni e Manuela Dal Lago. Soluzione tampone quindi per cercare di recuperare “credito”, anzi credibilità davanti ai militanti e al paese. I sostenitori più stretti sostengono il partito, increduli di ciò che sta accadendo convinti del fatto che sia tutto un gioco politico fatto da Roma contro i veri onesti.
Chissà chi ha ragione, la magistratura farà il suo lento decorso, intanto molti nel paese una ragione se la sono fatta e da tanto tempo e non aspettano certo la dea giustizia o che il piatto penda verso l’accusato, e sappiamo tutti che la voce del popolo pesa di più su ogni altro verdetto. Gli italiani a differenza di ciò che pensano molti, non sono stupidi, sono solo stanchi, non hanno energie per ribellarsi perchè chi era in alto ha fatto bene i propri conti per sfinirli e renderli inoffensivi, almeno per ora.
Ma non facciamo della Lega il porta bandiera della corruzione, l’elenco è grande e ogni partito ha il suo scheletro dentro l’armadio, questione di tempo, e come un domino cadranno tutti uno ad uno e verranno a galla tutti i peccati.
Colpe che sono costate molto agli italiani e continuano a costare anche in termini di vita. Se tutti i partiti fin dall’inizio oltre che alle parole facevano anche i fatti, non i propri, ma del paese, forse la situazione poteva essere diversa. Illusione? Può darsi. Certo è che siamo ad un punto molto critico e se anche chi diceva – Ce l’ho duro- alla fine si intuisce che era molle si è davvero forato il fondo del baratro e siamo nell’abisso più profondo e sconosciuto dove risalire diventa molto difficile a scapito molte vite umane in tutti i sensi.
Non ci rimane altro che consolarci del fatto che oggi il colosso di google ha lanciato il prototipo di un paio di occhiali dotati di videocamera in grado di farci vivere e vedere un’altra realtà , una magra consolazione,in politica forse non cambierà nulla, ma almeno possiamo vedere le cose da un’altra prospettiva, o almeno è quello che si spera.